Scoperte neuroscientifiche sull’utilizzo intensivo dello smartphone

Impatti sulle funzioni cognitive

  • Deficit di attenzione e memoria: L’uso intensivo dello smartphone è stato associato a una riduzione delle performance cognitive, in particolare per quanto riguarda l’attenzione sostenuta e la memoria di lavoro. Questa tendenza si evidenzia sia nei test di memoria sia nei compiti che richiedono controllo cognitivo, come il multitasking digitale, dove gli errori e le distrazioni aumentano sensibilmente24.

  • Drenaggio cognitivo (“brain drain”): Anche la sola presenza dello smartphone può ridurre le risorse cognitive disponibili, portando a prestazioni inferiori nei test cognitivi. L’effetto è più marcato tra le persone che si sentono più dipendenti dal telefono5.

Cambiamenti anatomici e fisiologici

  • Modifiche corticali: Studi con elettroencefalografia hanno riscontrato che l’uso intenso dei dispositivi touchscreen modifica l’attività elettrica della corteccia cerebrale. Gli utenti accaniti di schermi mostrano una maggiore rappresentazione corticale di indice e pollice, proporzionale al livello di utilizzo quotidiano37.

  • Impatto sulla memoria potenziale: Un’elevata esposizione allo smartphone può portare a una degradazione anatomica e fisiologica di alcune aree cerebrali, in particolare quelle legate alla memoria potenziale, fondamentale per le azioni pianificate nel tempo1.

Sviluppo cerebrale nei giovani

  • Alterazioni nello sviluppo delle strutture cerebrali: Soprattutto nei giovani, l’utilizzo massiccio di smartphone può interferire con la maturazione dell’amigdala (regolatrice delle emozioni), della corteccia prefrontale (controllo degli impulsi) e delle aree di motivazione e ricompensa. Queste aree, se alterate, possono facilitare lo sviluppo di comportamenti dipendenti38.

  • Effetti sulle funzioni esecutive: Un tempo di esposizione prolungato durante l’infanzia si associa a prestazioni peggiori nelle funzioni esecutive, che includono pianificazione, controllo degli impulsi e regolazione emotiva8.

Dipendenza e sistema di ricompensa cerebrale

  • Attivazione del sistema di ricompensa: Dopo periodi di astinenza dallo smartphone, si è osservata una maggiore attivazione delle aree cerebrali coinvolte nei processi di desiderio e ricompensa, simili a quelli riscontrati in altre dipendenze come quella da nicotina o alcol. Questo suggerisce che l’uso intensivo dello smartphone può coinvolgere circuiti cerebrali che favoriscono comportamenti compulsivi e dipendenza6.

Effetti sulla salute mentale e fisica

  • Disturbi del sonno: L’uso eccessivo, specie nelle ore serali, è correlato a insonnia e peggioramenti della salute mentale, con comparsa di ansia e comportamenti compulsivi15.

  • Possibili rischi a lungo termine: Seppur i dati sull’associazione con patologie neurologiche gravi come i tumori restino controversi, alcune ricerche suggeriscono una cautela particolare nei giovani e nei soggetti più esposti alle radiazioni elettromagnetiche emesse dai dispositivi911.

Conclusioni

Le evidenze neuroscientifiche evidenziano che l’utilizzo intensivo dello smartphone non è neutro e può determinare cambiamenti sia funzionali che strutturali a livello cerebrale, specialmente nei giovani. Le ricadute maggiori riguardano memoria, attenzione, funzioni esecutive, attivazione del sistema di ricompensa e rischio di comportamenti dipendenti. La moderazione e l’adozione di periodi di disconnessione risultano strategie utili per contenere tali effetti123568.

  1. https://rivistedigitali.erickson.it/il-tnpee/archivio/vol-n-5/04_martina_tnpee_2023-2/
  2. https://thesis.unipd.it/retrieve/1fe6cc3a-a20d-4e19-8953-f10891554e51/L’USO%20DELLO%20SMARTPHONE%20E%20IL%20CONTROLLO%20COGNITIVO%20ESPLORARE%20L’IMPATTO%20DEL%20MULTITASKING%20DIGITALE.pdf
  3. https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/limpatto-dei-social-sullo-sviluppo-cerebrale-cosa-dicono-gli-studi/
  4. https://www.stateofmind.it/2017/09/uso-dello-smartphone-performance-cognitive/
  5. https://www.mindfulsafety.it/2024/06/12/contare-sempre-sul-proprio-smartphone-riduce-la-capacita-cognitiva/
  6. https://www.lindipendente.online/2025/03/10/limitare-luso-dello-smartphone-per-tre-giorni-cambia-lattivita-del-cervello-lo-studio/
  7. https://www.sipsiol.it/articoli/digitale-come-e-quanto-influenza-il-cervello
  8. https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/leffetto-degli-smartphone-sulle-funzioni-esecutive-di-bambini-e-adolescenti-cosa-dicono-gli-studi/
  9. https://www.grupposalutepiu.it/salute/smartphone-pc-prevenire-i-danni-alla-vista/
  10. https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/4e45a7b5-84bf-477b-bec2-b1ad5524f97f/DEF_Rapporto+finale+I+giovani+e+l’utilizzo+delle+nuove+tecnologie+REV+31+gennaio.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-4e45a7b5-84bf-477b-bec2-b1ad5524f97f-oon3.33
  11. https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/luso-dei-cellulari-puo-causare-un-tumore-al-cervello
  12. https://www.unina.it/in/-/1337518-l-uso-dei-cellulari-altera-l-attivita-del-cervello
  13. https://www.ausl.bologna.it/seztemi/usa-il-cellulare-con-intelligenza/l2019uso-del-telefono-e-gli-effetti-sulla-salute
  14. https://www.proversi.it/tesi/dettaglio/529-l-utilizzo-dei-cellulari-causadanni-alla-salute-e-in-particolare-puo-causare-il-cancro-f
  15. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/neuroscienze/dipendenza-da-smartphone-ecco-come-gestirla
  16. https://www.instagram.com/p/DHBJ4_6qL6H/

Impatti dell’uso frequente dello smartphone sui modelli cognitivi e sulle relazioni

L’utilizzo intenso dello smartphone, soprattutto in età giovane-adulta, sta progressivamente modificando i modelli cognitivi individuali e collettivi. Non si tratta solo di una questione di tempo speso online, ma del modo in cui la presenza costante del dispositivo cambia il modo in cui pensiamo, ricordiamo, comunichiamo e costruiamo identità.

1. Attenzione frammentata e pensiero non lineare

La struttura iperlinkata degli ambienti digitali e la continua esposizione a notifiche spingono il cervello verso un funzionamento reattivo, saltuario, basato su stimoli brevi e interrotti. Questo ha due effetti principali:

  • La diminuzione della soglia di attenzione sostenuta, con conseguente difficoltà a mantenere il focus su testi lunghi o attività complesse;
  • Una progressiva destrutturazione del pensiero lineare, sostituito da modalità associative frammentarie.

2. Memoria esternalizzata

Molte delle funzioni cognitive legate alla memoria – orientamento, ricordo di date, numeri, eventi – vengono esternalizzate nel dispositivo. Questo solleva risorse cognitive, ma può anche portare a un indebolimento della memoria di lavoro e a una delega costante della funzione mnemonica.

3. Impoverimento della comunicazione relazionale

L’interazione tramite smartphone, anche se continua, è spesso asincrona, compressa e priva di gestualità e prossemica. Questo ha effetti sulle competenze empatiche e sulla qualità delle relazioni, soprattutto in contesti dove il contatto umano diretto è già fragile (famiglia, scuola, lavoro remoto).

4. Impatto sull’autopercezione e identità

L’esposizione costante a immagini selezionate di sé e degli altri (social media) contribuisce a una costruzione identitaria instabile, influenzata da feedback immediati e da metriche artificiali (like, visualizzazioni, reazioni). Questo può amplificare insicurezze, senso di inadeguatezza e dipendenza dal giudizio esterno.

5. Possibili strategie di riequilibrio

  • Educazione al pensiero lento e profondo: promuovere contesti dove l’attenzione possa durare nel tempo e generare riflessioni articolate;
  • Spazi e tempi digital detox: creare momenti e ambienti liberi da connessione per recuperare silenzio, noia creativa, contatto fisico;
  • Riappropriazione della memoria: allenare attivamente la memoria interna con pratiche quotidiane (es. ricordare numeri, scrivere a mano, raccontare storie senza supporto digitale);
  • Reciprocità relazionale: favorire interazioni autentiche, lente, incarnate, dove l’ascolto attivo e lo sguardo siano centrali.

Lo smartphone non è un nemico, ma un mediatore potente. Il modo in cui scegliamo di usarlo (o non usarlo) può plasmare profondamente la qualità del nostro pensiero e delle nostre connessioni.

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